Un mio cliente mi ha chiesto di proporgli una soluzione di investimento per una somma da accantonare a favore dei suoi figli. I due bimbi sono nati da poco, e il suo obiettivo è quello di garantire loro, al momento opportuno, una formazione universitaria di alto livello. Questa esigenza rappresenta un tipico caso in cui è opportuno impostare un PAC, ovvero un Piano di Accumulo del Capitale.
PICCOLI VERSAMENTI PER UN GRANDE RISULTATO
Il concetto alla base del PAC è molto semplice: effettuare versamenti periodici programmati, anche di modesta entità, per finanziare un progetto futuro. Il tempo, forse la risorsa più importante a nostra disposizione, ci aiuterà a raggiungere il nostro obiettivo. Maggiore è la durata del Piano di Accumulo, infatti, più consistente sarà il capitale a disposizione al termine del periodo, tra l’altro accantonato con minori sacrifici perché, evidentemente, i versamenti saranno stati più “leggeri”.
COME FUNZIONA IL PAC
Come funziona, in pratica, un PAC? Innanzitutto si sceglie un determinato strumento finanziario sul quale attivare il Piano di Accumulo: di solito si tratta di un investimento con un potenziale di rendimento elevato, sebbene con un profilo di rischio aggressivo, dato che l’orizzonte temporale è piuttosto lungo. Si procederà con un primo versamento, e si definiranno contestualmente l’importo dei versamenti futuri, la loro periodicità e la durata del PAC. Nel caso del mio cliente, per esempio, abbiamo scelto una durata di 15 anni, che farà terminare il Piano di Accumulo al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più grande. I versamenti futuri (solitamente definiti “rate”) potranno essere addebitati sul conto corrente in maniera automatica alle scadenze previste, in modo tale da non doversi preoccupare di nulla durante la vita del PAC.
Inoltre, dato che nel caso descritto la disponibilità iniziale del cliente era rilevante rispetto al valore complessivo stimato per il Piano di Accumulo, abbiamo affiancato al PAC un investimento su un fondo comune di investimento a rischio moderato, che prevede lo stacco di una cedola periodica. In tal modo, le rate del PAC saranno finanziate in buona parte “a costo zero” con i proventi delle cedole del fondo, ottimizzando l’investimento complessivo. Una soluzione sempre consigliata nel caso in cui si disponga di un capitale consistente che non si vuole investire subito in attività finanziarie con profilo di rischio elevato.
NESSUN VINCOLO, NESSUN DIVIETO
Solitamente, il Piano di Accumulo del Capitale presenta caratteristiche di flessibilità che tutelano il sottoscrittore, liberandolo dal timore psicologico di prendersi un impegno troppo pesante da sostenere. Il PAC infatti può essere sospeso in qualsiasi momento, ovvero si può interrompere il pagamento delle rate per riprenderlo in un secondo tempo; oppure può essere annullato senza penali in caso di necessità. Allo stesso modo, è possibile in ogni momento rientrare in possesso del proprio denaro, in tutto o in parte, qualora debba servire per esigenze immediate ed impreviste, decidendo al contempo se proseguire nei versamenti periodici o meno. Un’avvertenza: è importante verificare che sulle rate del Piano di Accumulo, così come su eventuali riscatti, non vengano applicate commissioni elevate, per evitare che queste vadano ad erodere i benefici derivanti dall’acquisto di quote diluito nel tempo.
E’ SEMPRE IL MOMENTO GIUSTO PER UN PAC
Il Piano di Accumulo offre agli investitori ulteriori vantaggi, primo fra tutti la riduzione del rischio di iniziare un investimento con un timing che poi si rivela errato. Capita spesso, infatti, che si rinunci ad investire in un determinato mercato per il timore che “non sia il momento giusto”, magari perché è salito troppo, o al contrario perché sta continuando a scendere. Tramite un PAC, invece, si può scegliere di “entrare sul mercato” in qualunque istante: intanto perché la somma inizialmente versata è ridotta rispetto al totale dell’investimento, e poi perché in futuro, in presenza di un eventuale calo del valore dello strumento sottoscritto, con versamenti periodici di importo fisso si comprerà un numero maggiore di quote dello stesso, beneficiando così dei successivi rialzi (come si vede nel grafico di esempio sotto riportato):
Inoltre, il PAC è un ottimo metodo che aiuta chiunque a mettere da parte una quota dei propri risparmi in maniera semplice e quasi senza accorgersene, indipendentemente dalle sue disponibilità. Una volta attivato il Piano, infatti, non dovremo più pensarci, e l’addebito periodico sul conto corrente ci difenderà dalla tentazione di utilizzare quel denaro per altre spese: in pochi anni avremo messo da parte un capitale interessante, anche grazie alla rivalutazione dell’investimento.
LA STATISTICA BATTE L’EMOTIVITA’
Un Piano di Accumulo del Capitale, sia chiaro, non è uno strumento per massimizzare il rendimento di un investimento. Al contrario, è invece un ottimo metodo per ridurre i rischi, che saranno sempre minori al crescere della durata del PAC (per una ovvia questione statistica). Ed è uno strumento efficace soprattutto perché consente di eliminare dall’investimento il fattore emotivo, che quasi sempre è il vero nemico del risultato finale.
Con il Piano di Accumulo non ci faremo prendere dall’euforia di “correre dietro al mercato” quando le performance sono stellari, rischiando di incappare poco dopo in perdite clamorose, e allo stesso modo saremo “costretti” ad investire anche quando lo scenario economico ci pare senza speranza, cosa che non faremmo mai in autonomia. La performance derivante da questa disciplina nell’investimento, ve lo assicuro, vi sorprenderà. Se non ci credete, parliamone!