È l’inizio di un nuovo anno, e in questo periodo siamo soliti esprimere i buoni propositi per il futuro prossimo.
Nel mondo degli investimenti, invece dei propositi, sentiamo spesso previsioni. Tanti analisti si prodigano per diffondere le loro idee su ciò che, secondo loro, accadrà nei prossimi mesi. Come andranno le Borse? Quante volte le Banche Centrali alzeranno o abbasseranno i tassi di interesse? Ci sarà una recessione?
Tutte queste previsioni attirano molta attenzione, e si è sempre tentati di ascoltarle per comportarsi di conseguenza e decidere quali investimenti preferire.
Eppure, gli investitori farebbero bene a ignorare queste previsioni. Perché? Perché raramente sono corrette, come abbiamo imparato ancora una volta nel 2023.
A dicembre 2022, infatti, gli analisti di Wall Street prevedevano mediamente per il 2023 un calo dell’1% per l’indice azionario americano, una prospettiva insolitamente pessimistica per un gruppo quasi sempre ottimista.
Cosa è effettivamente accaduto?
E’ accaduto che l’indice S&P500 ha registrato un guadagno del 24%.
Per inciso, un anno prima gli stessi strategist avevano previsto un guadagno del 4% per il mercato azionario nel 2022. Hanno azzeccato quella previsione?
Non esattamente. L’S&P 500 nel 2022 è sceso del 19%, registrando il peggior risultato dal 2008.
Perché è così difficile prevedere cosa succederà l’anno successivo? Semplice: perché nessuno di noi ha la sfera di cristallo.
I mercati sono guidati da una moltitudine di fattori tecnici, ma nel breve periodo soprattutto risentono delle opinioni e del sentiment degli investitori, cioè di tutti coloro che investono.
Ciò significa che anche se si sapesse cosa accadrà dal punto di vista dell’economia (ad esempio, il Pil degli Stati, gli utili delle aziende, i tassi di rendimento delle Banche centrali) non si potrebbe dire con certezza quale sarà la reazione.
Il 2020 è stato l’esempio perfetto di questo fenomeno. A causa del Covid l’economia USA si è contratta (PIL reale: -2,2%) e gli utili delle società dell’S&P 500 sono diminuiti del 33%. Di fronte a ciò, il mercato come ha reagito? I prezzi delle azioni sono saliti con un guadagno medio del 16% a fine anno. Nessuno avrebbe potuto prevedere questo andamento dei mercati.
Ecco perché, mentre arrivano le previsioni per il 2024, è vostro compito come investitori ignorarle.
Su cosa dovreste concentrarvi invece?
Ecco quattro consigli che posso darvi non solo per il 2024, ma per tutta la vita.
1 – Accetta il rischio
Il rischio spesso ha una connotazione negativa, ma bisogna ricordare che senza rischio non ci sarebbe alcuna ricompensa. Questo concetto si applica a molti aspetti della vita, e certamente agli investimenti.
Se sei un investitore a lungo termine, devi accettare un certo livello di rischio/volatilità se vuoi ottenere un rendimento superiore al conto corrente.
Dopo anni come il 2022, quando azioni e obbligazioni scendono insieme, si è fortemente tentati di evitare ogni rischio. Eppure, qui emerge un paradosso: non assumere abbastanza rischio può essere il rischio più grande di tutti, poiché il tuo potere d’acquisto sarà eroso dalla costante inflazione se non la combatti accettando di inserire del rischio nel tuo portafoglio di investimenti.
2 – Guarda la luna, non il dito
I media sono ossessionati da ciò che sta accadendo oggi, soprattutto da ciò che ha connotazioni negative. E questo causa spesso movimenti irrazionali di mercato nel breve periodo.
I movimenti giornalieri del mercato dovrebbero essere considerati soltanto un disturbo, non la forma di investimento alla quale vuoi partecipare. Il tuo investimento più importante è il tempo, e imparare a utilizzare quello strumento a tuo vantaggio farà tutta la differenza nei risultati.
Le probabilità di ottenere un rendimento positivo in una qualsiasi giornata di negoziazione sono più o meno le stesse che si hanno tirando una monetina e indovinando se uscirà testa o croce: 50%. Più si allunga l’orizzonte temporale, e più diventa probabile ottenere un ritorno positivo.
Guarda il grafico seguente, che indica l’entità dei guadagni medi che si sono ottenuti investendo nell’indice azionario americano con durate differenti, da un giorno (+0,1%) a 30 anni (+2173%):
I soldi veri negli investimenti non si fanno nei sobbalzi a breve termine, ma nei grandi movimenti. Più lungo è il periodo di detenzione, più alti sono i potenziali rendimenti. Ricordati, lascia perdere il dito e guarda la luna.
3 – Diversifica, Diversifica, Diversifica
Se potessi prevedere il futuro, sceglieresti naturalmente solo gli investimenti più redditizi, vero?
Nell’ultimo decennio ad esempio, ciò avrebbe significato avere un portafoglio concentrato in azioni americane di grande qualità. Ma poco fa abbiamo detto che nessuno può prevedere con certezza il futuro.
C’è un ciclo in tutto, e anche nei mercati finanziari; nulla domina per sempre.
Alla fine del 2009, molti si lamentavano del “decennio da incubo” in cui l’indice S&P500 è sceso in media dello 0,9% ogni anno. Può sembrare difficile da credere, ma io c’ero e ricordo bene che in quel momento gli investitori si chiedevano se le azioni avrebbero mai recuperato le perdite registrate. Oggi non solo abbiamo recuperato quei valori, ma gli indici azionari sono ai massimi storici e sono cresciuti enormemente.
E adesso? Cosa accadrà nel prossimo decennio?
Non lo sappiamo. Vincitori e perdenti nei mercati cambiano continuamente, e la migliore protezione contro la nostra incapacità di prevederli è distribuire il rischio: diversificare, diversificare, diversificare. Mai, e dico mai, avere tutte le uova nello stesso paniere.
4 – Concentrati su Ciò che Puoi Controllare
Abbiamo detto che i mercati non sono prevedibili, dunque non ascoltiamo più di tanto le previsioni dei guru.
Non abbiamo la capacità di sapere quando avverranno i rialzi in Borsa, né quanto saranno corposi. In altre parole: saranno ciò che saranno.
Cosa possiamo, anzi dobbiamo controllare allora?
Le nostre abitudini e i nostri comportamenti.
Adottiamo abitudini semplici ma di buon senso. Non spendiamo più di quel che ci possiamo permettere, cerchiamo di risparmiare di più quando è possibile, impostiamo un piano di investimento rigoroso che abbia degli obiettivi ben definiti.
E comportiamoci in maniera il più possibile distaccata da ciò che accade giorno dopo giorno. Non cediamo alle due emozioni più distruttive: paura e avidità.
Queste due emozioni ci spingono a vendere quando i mercati scendono e i nostri investimenti perdono di valore, per poi ricomprare dopo che tutto è risalito. L’esatto contrario di ciò che si dovrebbe fare. Di conseguenza, i rendimenti tendono a rimanere indietro rispetto all’andamento dei mercati, generando quello che viene definito “gap comportamentale” (ovvero il mancato guadagno causato da errati comportamenti).
Quando i mercati scendono la paura può prendere il sopravvento, spingendoti a vendere. Se riesci a resistere a quella paura e a tenere duro, quando tornerà il sereno avrai ottenuto performance straordinarie, superando la maggior parte degli investitori che non hanno saputo fare altrettanto.
Ricorda, concentrati su ciò che puoi controllare: le tue abitudini e i tuoi comportamenti.
(liberamente tratto da testo di Charlie Bilello)