Petrolio gratis? Impossibile… fino a ieri!


Il petrolio potrà mai valere zero? Se qualcuno vi facesse questa domanda, scommetto che la risposta sarebbe univoca: impossibile.

Impossibile solo fino a ieri sera.

PETROLIO GRATIS? INCREDIBILE MA VERO!

Stiamo vivendo un periodo storico che ricorderemo a lungo per mille motivi (Covid19, quarantena, tassi di interesse negativi, addirittura il campionato di calcio fermo in Italia!), e ora si è aggiunto un nuovo evento da segnare in calendario: il prezzo del petrolio è sceso addirittura sotto zero, per la prima volta nella storia.

Questo è il grafico del prezzo del petrolio fotografato ieri sera alla chiusura del mercato:

Non è stato fornito nessun testo alternativo per questa immagine

Un barile di petrolio (equivalente a circa 160 litri di petrolio grezzo) veniva quotato a -38,50$. Menotrentottovirgolacinquanta!

Che cosa significa questo?

Semplice: se vi offrite volontari per ritirare un barile, vi danno 38 dollari e mezzo purché ve lo portiate via entro sabato prossimo, 2 maggio (giorno di consegna del future).

Be’, a dir la verità, il minimo che potete richiedere non è un barile solo, bensì sono 1000 barili, cioè 160mila litri… ditelo, per un momento stavate già pensando di approfittarne e vi ho gelato gli entusiasmi!

COME E’ POSSIBILE CHE ACCADA?

Perché accade tutto ciò? Perché nel mondo si sta verificando una situazione particolare, in cui il petrolio, che viene prodotto in grandi quantità in varie aree del pianeta, non sta venendo più consumato per via del lockdown legato al Covid19.

La gente non si muove da casa, i mezzi pubblici non circolano, le compagnie aeree e marittime sono ferme, le aziende non consumano energia perché le linee produttive sono inoperose, e poi è arrivata anche la primavera e si spengono i riscaldamenti.

E adesso, i produttori di petrolio non sanno più dove mettere tutto l’oro nero che estraggono dalle viscere della terra (ma anche “strizzando” le rocce, come nel caso dello shale oil). Nelle scorse settimane hanno provato a mettersi d’accordo per ridurre la produzione giornaliera, e ci sono anche riusciti: si è deciso di produrre il 10% in meno. Peccato che i consumi si siano ridotti del 30,40 e anche 50%…

Allora i produttori hanno riempito tutti i serbatoi disponibili, tutte le cisterne sotto terra, tutti i silos sparsi per il mondo. Hanno anche riempito tutte le petroliere ferme nei porti (sai che una sola petroliera può contenere fino a 500 milioni di litri di petrolio?), usandole come depositi temporanei del prezioso (è ancora prezioso?) liquido. E adesso non sanno davvero più dove metterlo…

Ed ecco quindi spiegato il motivo per cui il prezzo è sceso sotto lo zero. Il produttore preferisce perdere poco, anziché perdere tutto. Ed è disposto quindi a pagarti purché tu vada da lui in Oklahoma (perché proprio lì viene consegnato il petrolio che si compra in Borsa) con un’autocisterna e ti porti via un po’ di migliaia di litri, liberando lui dall’incombenza di dover trovare altro spazio dove riporre il petrolio (anche perché, come è ovvio, si tratta di una materia che non si può disperdere nell’ambiente…).

CHE COSA DEVE FARE CHI HA INVESTITO NEL PETROLIO?

Che cosa accadrà alle quotazioni del petrolio nei prossimi giorni e nei prossimi mesi? Come si deve comportare chi ha investito in questa materia prima?

Bisogna intanto dire che il risparmiatore privato di solito investe sul petrolio acquistando in Borsa delle quote di Etf ed Etc. Questi sono strumenti che replicano l’andamento di un indice che, a sua volta, riflette l’andamento del prezzo del petrolio, ma con alcune peculiarità che possono rivelarsi sorprese negative per chi non le conosce. Ci sono anche Etc “a leva”, cioè che amplificano i movimenti dell’indice sottostante moltiplicandoli per un coefficiente: esempi di questo tipo molto diffusi in Italia sono il Wisdomtree Wti Crude Oil 3X (codice isin IE00B7ZQC614) e il suo omologo al ribasso, Wisdomtree Wti Crude Oil 3X Daily Short (codice isin IE00B7SX5Y86).

L’elemento più importante da conoscere e tenere in considerazione è il meccanismo di “rolling”. E’ un concetto molto tecnico: ogni mese, l’indice deve “sostituire” il contratto future in scadenza vendendolo ed acquistando un altro contratto con una scadenza più lunga (in modo tale da non vedersi costretto a ritirare la materia prima). In questo caso non è necessario spiegare nel dettaglio il funzionamento del rolling, ma sono ovviamente disponibile per chiarire la questione in altra sede.

Dunque, se avete investito nel petrolio, o magari siete tentati di farlo adesso dopo il ribasso, bisogna monitorare le curve dei future in scadenza nei prossimi mesi per capire che cosa potrebbe succedere. Attualmente i dati a disposizione non promettono nulla di buono all’orizzonte, poiché evidenziano che la domanda non accenna a risollevarsi.

Visto il colore del petrolio, potremmo dire che, al momento, il mercato vede nero… ma non tutto è perduto! 

Se vuoi una consulenza personalizzata per sapere come gestire le tue posizioni sul petrolio o per valutare se sia opportuno investire oggi in questa materia prima, contattami: sarò felice di aiutarti.



     

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