“Lo sapevo: mi avevano assicurato che trasferire i miei titoli da un dossier all’altro era una operazione gratuita, e invece si sono presi un sacco di soldi!”.
Ho sentito più di una volta frasi di questo tipo, e soprattutto ho avuto modo di parlare con persone che, pur scontente della loro banca, preferiscono continuare ad essere insoddisfatte nel timore che il trasferimento del conto corrente e del deposito titoli possa costare caro in termini di spese e impegnativo per tutti gli adempimenti connessi.
Cerchiamo di capire che cosa accade quando si decide di trasferire i propri investimenti da una banca all’altra, e quali sono i costi reali da sostenere. Vedremo che è molto più semplice di quanto si immagini scegliere una nuova banca, e non dobbiamo quindi farci frenare se stiamo cercando una nuova soluzione più adatta alle nostre esigenze, più efficiente o che ci lascia più tranquilli se ad esempio abbiamo timori legati al bail in.
ZERO SPESE, POCHI GIORNI
Bisogna innanzitutto stabilire se il trasferimento degli strumenti finanziari da una banca all’altra viene fatto con l’intenzione di chiudere il conto corrente presso l’istituto “cedente”, oppure se l’operazione avviene per altri motivi (ad esempio se si è trovato un consulente finanziario più preparato o più rispondente alle nostre necessità, oppure perché la nuova banca offre servizi ai quali siamo interessati e che non sono disponibili presso la vecchia).
Nel caso in cui si voglia chiudere il rapporto con la vecchia banca, è la legge stessa a stabilire che tutte le operazioni connesse all’estinzione del conto devono essere gratuite ed eseguite con semplicità e tempestività. Nel 2015, infatti, è stato approvato un decreto legge che si occupa della cosiddetta “portabilità del conto corrente“, mutuando il termine da ciò che accade con le compagnie telefoniche. La nuova banca, con una semplice firma del cliente (nel caso di conti cointestati servono le firme di tutti gli intestatari), può occuparsi di chiedere all’altro istituto il trasferimento dei bonifici ricorrenti (pagamento affitti, ecc.), degli addebiti periodici e dei servizi di pagamento (ad esempio i Rid o la domiciliazione delle bollette) e la successiva chiusura del conto, che deve avvenire entro 12 giorni per non incorrere in penali. Eventuali elementi che ostacolino il rispetto delle tempistiche dovranno essere comunicati al cliente senza indugio (ad esempio, nel caso in cui il richiedente abbia dimenticato di restituire bancomat, carte di credito o libretti assegni alla vecchia banca). Il cliente potrà incaricare la nuova banca di occuparsi anche del trasferimento degli strumenti finanziari detenuti nel vecchio deposito titoli e delle quote dei fondi, per le quali si potrà fare il cambio collocatore (a patto che i prodotti siano distribuiti anche dalla nuova banca in cui si apre il conto, o che comunque essa sia disponibile a riceverli): tutte queste operazioni, propedeutiche all’estinzione del conto, dovranno essere eseguite gratuitamente, come previsto dal decreto legge.
Molte banche, tuttavia, dispongono gratuitamente il trasferimento di titoli e fondi anche qualora il cliente non intenda chiudere il conto corrente. Richiedere spese più o meno elevate per questo tipo di disposizioni al giorno d’oggi è una scelta anacronistica e anticoncorrenziale, dato che in termini pratici si tratta soltanto di una operazione contabile via computer che non comporta alcuno spostamento fisico, come chiarito dal regolamento del Monte Titoli. A fronte dell’applicazione di commissioni sul trasferimento di titoli e fondi, il cliente farebbe bene a “drizzare le antenne”: probabilmente si sta servendo di una banca che lo penalizza in termini di costi, e potrebbe essere giunto il momento di guardarsi intorno alla ricerca di una alternativa. Soprattutto con l’inasprirsi della crisi bancaria, infatti, molti istituti bancari italiani stanno cercando di “trasferire” al cliente finale una parte dei propri affanni finanziari tramite l’aumento dei costi dei vari servizi, come evidenziato bene in questa analisi di Altroconsumo. Per fortuna, però, le eccezioni ci sono e sono a disposizione di tutti.
LE QUESTIONI FISCALI
In occasione del trasferimento degli strumenti finanziari da una banca all’altra è necessario sapere che possono esserci degli effetti di tipo fiscale che hanno un impatto importante sul rendimento dei propri investimenti: è bene studiare con attenzione la posizione per individuare il modo migliore per procedere.
In funzione del tipo di prodotto che si trasferisce e dell’intestazione del vecchio e del nuovo conto, infatti, può accadere che vengano applicate le norme previste in materia di tassazione degli investimenti finanziari: pagamento di imposte sui guadagni maturati fino al momento del passaggio, generazione di eventuali minusvalenze da riportare nel cosiddetto “zainetto fiscale”, applicazione dell’imposta sostitutiva sugli interessi e via dicendo.
Riassumendo, per trasferire conti correnti e dossier titoli è bene ricordare quanto segue:
- L’operazione è semplice, e si può disporre con poche firme presso la nuova banca
- Il trasferimento deve avvenire entro 12 giorni
- L’operazione è sempre gratuita in caso di chiusura del vecchio conto corrente
- Non sono giustificate spese superiori a pochi euro anche per trasferimenti che non prevedano l’estinzione del conto corrente esistente
- E’ opportuno valutare, eventualmente con l’aiuto di un esperto, gli impatti fiscali del trasferimento degli investimenti, cercando la soluzione migliore per limitarli.
Quest’ultima è una questione complessa, alla quale dedicherò un apposito approfondimento.
Nel frattempo, se hai intenzione di cambiare banca e vuoi sapere come muoverti e quale può essere il modo migliore per farlo, lascia qui sotto un commento o scrivimi a info@capireperinvestire.it, sarò lieto di darti la mia opinione.
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Buongiorno, le chiedo come proceder al trasferimento solo il conto titoli da una banca all’altra considerando che nel conto non ho più in carico nessuna azione e obbligazione (quindi senza titoli). Nel conto ho alcune minusvalenze da riportare nel nuovo conto. in questo caso si deve chiedere la chiusura con raccomandata ed indicare le coordinate del nuovo conto oppure chiedere la chiusura del conto ed aprirne un altro nell’altra banca in quanto non sono presenti titoli e una volta arrivata la certificazione delle minusvalenze trasferirla alla nuova banca? Spero di essermi spiegato e nell’attesa di Vs risposta, invio cordiali saluti
Buongiorno. Non essendo presenti titoli, sarà sufficiente chiedere la chiusura del dossier titoli per far sì che la banca provveda alla certificazione delle minusvalenze maturate. Quando riceverà la certificazione, potrà consegnarla ad un altro intermediario dove sia presente un dossier titoli a lei intestato per far caricare le minusvalenze sul suo “zainetto fiscale” e procedere in futuro ad eventuali compensazioni.
Buon giorno ci sono moduli per dossier Titoli e chiudere conto corrente da bcc Roma ad Banca Mediolanum ?
Grazie
Buongiorno, deve rivolgersi direttamente alla banca interessata, che la aiuterà nella pratica mettendole a disposizione il modulo.
Salve, sto per chiudere un conto e ne ho già aperto un altro con una nuova banca.
Sul vecchio conto ho un PIANO di ACCUMULO. Con la nuova banca ne ho aperto un altro simile.
Il consulente della vecchia banca mi ha consigliato di traferirlo alla nuova.
Invece, il consulente della nuova banca mi ha consigliato di farmelo liquidare dalla vecchia banca, dicendomi che altrimenti avrei dovuto pagare il 26% di capital gain!
Lei cosa mi consiglia di fare: liquido il piano con la vecchia banca oppure lo trasferisco sulla nuova?
Più che altro la sua risposta mi servirà anche a capire il nuovo consulente.
Grazie mille per la risposta che vorrà darmi.
Buongiorno,
immagino che si stia trattando di Sicav. Se c’è uniformità di intestazione, non mi risulta che si debbano pagare imposte sul capital gain in caso di trasferimento delle quote da una banca all’altra.
salve, possiedo un conto corrente banco posta, sul quale nel 2012 ho attivato un buono fruttifero 3×4 con scadenza 2024.
vorrei estinguere il conto, e mi dicono che chiudendo il conto dovrei estinguere o chiudere anche il buono fruttifero collegato e anticipare la naturale scadenza, e nemmeno poterlo girare su un eventuale libretto di risparmio.
grazie in anticipo
Buon pomeriggio,
i buoni fruttiferi postali, se sono del tipo “dematerializzato”, richiedono un conto corrente di regolamento. Pertanto è possibile variare il conto corrente (indicando un nuovo conto, anche estraneo a Poste Italiane, purché intestato come il precedente) ma non è possibile detenere un buono dematerializzato senza avere un conto di regolamento. Sul sito di Poste Italiane dice che anche il libretto di risparmio dovrebbe essere adatto allo scopo, provi a richiedere chiarimenti rispetto a questo aspetto.
grazie gentilissimo, le sono grato per la celere e chiarificatrice risposta
Sono titolare presso la stessa banca di due conti correnti: uno a me intestato l’altro cointestato. vorrei trasferire delle azioni in minus valenza dal conto a me intestato a quello cointestato .Mi può indicare la procedura e gli eventuali risvolti fiscali?
Grazie
Buongiorno Vito, se il conto corrente cointestato prevede delle rubriche nominative, lei può far trasferire le azioni dall’attuale conto monointestato verso la rubrica a lei intestata del conto cointestato. In tal modo la proprietà delle azioni rimarrà soltanto sua, e non ci saranno risvolti fiscali (chieda il trasferimento al prezzo di carico storico).
Causa anzianità e invalidità civile cento per cento io e mia moglie, vorremmo trasferire il conto corrente e conto titoli ad una filiali della stessa banca situato a 200 metri dalla nostra abitazione. La filiale attuale dove attualmente abbiamo il conto sostiene che ci sono dei problemi sul conto titoli (non ci ha specificato quali) c’è da precisare che la banca è la stessa con due filiali diverse, questo conto era stato aperto nella filiale attuale poichè anni fa abitavamo vicino alla filiale attuale,
Ovviamente farebbe comodo avere la filiale più vicina. Grazie per i suggerimenti che ci potrà dare.
Ringrazio per eventuale risposta e cordialmente saluta……………..Pier Luigi Berta
Buongiorno Signor Pier Luigi,
non riesco ad immaginare quali problemi possano sussistere per trasferire il conto titoli presso una diversa filiale della stessa banca, se non questioni di carattere economico per la filiale stessa che ha paura di perdere un cliente.
Fossi in lei proverei ad insistere. Oggi è possibile addirittura cambiare banca in modo gratuito con due semplici firme, non credo sia complicato cambiare filiale…
Cordiali saluti.