Gli italiani sono il popolo più longevo al mondo. Vivono così a lungo che potrebbero addirittura arrivare alla pensione…
Battute a parte, alcuni dati devono farci riflettere.
In Italia si vive sempre più a lungo. Questa è certamente una buona notizia, ma l’aumento dell’aspettativa di vita porta con sé anche questioni che non si possono trascurare.
Ad esempio, come cambierebbe la nostra vita, dal punto di vista finanziario, se noi o qualcuno della nostra famiglia ci trovassimo all’improvviso in una condizione di non autosufficienza?
QUANTO COSTA ESSERE ANZIANI IN ITALIA?
Vediamo innanzitutto qual è la situazione attuale. La categoria più interessata da questa analisi è certamente quella degli anziani.
Secondo l’analisi pubblicata dal Sole 24 Ore, purtroppo, solo poco più della metà degli anziani italiani (52,9%) può permettersi con la propria pensione l’aiuto di una badante. E non stiamo parlando di un’assunzione per un mese di lavoro di una infermiera specializzata, ma del sostegno di una badante per appena cinque ore a settimana. Meno di un’ora al giorno, in cui questa ipotetica creatura a metà tra Wonder Woman e Mary Poppins dovrebbe pulire e mantenere in ordine la casa, fare la spesa, preparare i pasti, accompagnare gli anziani agli appuntamenti dal medico e magari a qualche passeggiata rigeneratrice.
I numeri ci dicono che a permettersi un aiuto settimanale di 25 ore (praticamente, una mezza giornata dal lunedì al venerdì) è il 17,8% degli over 65. Solo un anziano su 10 (il 9,5%) può invece aspirare ad avere una badante convivente a tempo pieno.
LA BADANTE: UNA NECESSITA’, OPPURE UN LUSSO PER POCHI?
L’analisi del costo del lavoro di una badante spiega il motivo di tale difficoltà economica. Per badanti assunte a tempo indeterminato, il costo annuale per cinque ore settimanali si attesta a 2.135 euro lordi (fra stipendio e contributi), a 10.312 euro per 25 ore e a 14.859 euro per una badante convivente che lavori per 54 ore a settimana. E stiamo sempre parlando di professioniste non specializzate!
Facendo un po’ i conti in tasca ai nostri pensionati, appare allora evidente la difficoltà di garantirsi un futuro sereno facendo affidamento solo sulla pensione o sui propri risparmi.
Quasi il 70% degli anziani ha un reddito complessivo inferiore a 14.600 euro netti all’anno. Secondo l’Istat, la spesa per consumi di una persona con almeno 65 anni è pari a 1.366 euro al mese.
Quanto rimane per le altre spese? Decisamente troppo poco. Viene stimato infatti che la disponibilità economica da destinare a un aiuto domiciliare è pari, in media, a poco più di 3mila euro all’anno per un ultra 65enne.
Per rispondere alla domanda su quanti anziani sono in grado di permettersi una badante per un periodo di tempo sufficiente, la risposta appare ora immediata: pochi, pochissimi!
IL RISCHIO DI NON AUTOSUFFICIENZA: PUO’ CAPITARE A TUTTI
Si badi poi al fatto che la condizione di non autosufficienza non è strettamente legata all’età anagrafica. Questa condizione può sopraggiungere non solo con l’avanzare dell’età, ma anche a causa di una malattia o di un infortunio improvviso.
A volte fortunatamente può essere una condizione soltanto temporanea (situazione tipica dell’infortunio), ma quanto costa per un libero professionista, ad esempio, rimanere un anno o due senza potersi muovere e quindi lavorare?
In Italia oggi ci sono oltre 3 milioni di persone costrette a letto, su una sedia a rotelle o comunque non in grado di compiere in autonomia i fondamentali gesti quotidiani della vita come muoversi, andare a letto, vestirsi, nutrirsi, lavarsi ed espletare le funzioni fisiologiche.
Una persona non autosufficiente ha bisogno di assistenza 24 ore su 24 e le ricadute sul patrimonio personale e sulla famiglia sono importanti.
LE POLIZZE LONG TERM CARE (LTC): UNA SOLUZIONE EFFICACE
Oggi, per fortuna, è possibile garantirsi un futuro il più sereno possibile dal punto di vista finanziario, nel malaugurato caso in cui si debba far fronte ad una condizione di non autosufficienza. Pensarci per tempo, infatti, può permettere alla persona non autosufficiente di ricevere un elevato livello di assistenza mantenendo uno stile di vita dignitoso, senza sperperare il patrimonio familiare accantonato magari in anni e anni di duro lavoro.
Quasi nessun patrimonio basta infatti a sostenere i costi per la non autosufficienza, che sono molto impegnativi per il bilancio familiare. Pochi anni di vita trascorsi con il bisogno di essere accuditi da una terza persona possono comportare spese che superano i 100.000 euro. Lo stesso discorso vale ancor di più se si ricorre ad una casa di riposo.
Una polizza assicurativa che copra le spese relative alla non autosufficienza consente al sottoscrittore di affrontare con serenità il futuro, sapendo di stare tutelando non soltanto se stessi, ma anche l’equilibrio familiare sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista emotivo e organizzativo.
IL MODO MIGLIORE PER PENSARE AI PROPRI CARI
Una assicurazione “long term care” (cioè “assistenza di lungo termine”) è forse il miglior regalo che possiamo pensare di fare non solo a noi, ma anche alle persone a cui vogliamo bene: probabilmente sarebbero loro a diventare i nostri tutori in casi di difficoltà come quello che stiamo analizzando.
I familiari dei non autosufficienti, infatti, pagano solitamente anche dei costi supplementari che si aggiungono ai costi descritti in precedenza. Sovente sono costretti a trascurare gli affetti e la propria vita privata, e a sacrificare anche la carriera lavorativa per rimanere accanto ai propri cari.
Sono tutte situazioni che una buona polizza LTC (Long Term Care) può aiutare ad evitare, o almeno a ridurre in maniera decisiva.
Il tutto ad un costo assolutamente accessibile per chiunque, anche grazie alle agevolazioni fiscali previste per questo tipo di assicurazione, che è in parte detraibile dalle tasse.
Sottoscrivere una polizza che tuteli dai rischi di essere non più autosufficienti è oggi un’opportunità che sarebbe un peccato non valutare in ogni dettaglio, per capire se fa al caso nostro.
Se hai altre curiosità su come funziona una polizza contro la non autosufficienza, o se vuoi un preventivo personalizzato,
contattami per una prima consulenza gratuita!